Qualche volta capita che la mia memoria faccia viaggi a
ritroso nel tempo. Ricordo situazioni del passato che malgrado le difficoltà
economiche dell’epoca mi fanno rivivere momenti abbastanza piacevoli. Negli
anni successivi al secondo dopoguerra, in Italia, il progresso tecnologico
andava a rilento. La vita aveva un certo sapore, sapore di cose buone.
Tra questi ricordi c’è mio nonno paterno, io piccolissimo
lui ottantenne. Viveva da solo. Mia madre ogni giorno mio portava da lui, che se ne
stava lì, con la sua aria rassicurante e il suo ottimismo da ottantenne.
Era un tipo che leggeva molto, cosa eccezionale per quei
tempi di analfabetismo diffuso.
Prendeva la vita con una carta filosofia, questi aspetti
sono riusciti a capirli dopo, in base ai racconti e a quello che ha lasciato.
I avevo 4 anni e non appena arrivavo il
vecchio prendeva il pane e tagliava una fetta dalla parte più larga, lo
avvicinava al fuoco e lo tostava. Era una fetta biscottata ante litteram. Faceva
attenzione che se no si bruciasse. Sapeva che carbonizzato faceva male.
Quando la fetta era pronta la metteva su un piatto e con l’oliera di latta, già pronta. Io aspettavo sempre quel momento. Non c’era la nutella. Mi piaceva
guardare l’olio extravergine colare sul pane caldo. Quel profumo è rimasto nella
mia memoria. Mio nonno usava olio extravergine e sicuramente biologico, era il mio
breakfast di quando avevo 4 anni. Non esistevano altri condimenti a parte il
grasso animale. L’olio extravergine era il sapore, faceva da solo quello che
oggi fanno la maionese, il ketchup e il McDonald messi assieme.
Tutti usavano l’olio d’oliva, cum grano salis in quanto era un bene prezioso e non alla portata
di tutti. L’olio extravergine era ottenuto nei frantoi che funzionavano ad energia
muscolare umana o dell’asino predisposto al far girare la macina. A distanza di
anni, come il nonno, sono convinto che la tecnologia sia in grado di apportare
benessere ad offrire ad un numero maggiore di persone quello che un tempo era
riservato a pochi. Una tecnologia responsabile e al servizio dell’umanità.
Mi hanno detto che c’è già chi lo fa.